Boneto galignani un postino di 600 anni fa
pubblicato il: 14/11/2015
da: Il giornale di palazzolo s/o
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Boneto Galignani un “postino” di 600 anni fa

 

 

Oggi i messaggi corrono sulla rete, seicento anni fa sulle gambe dei Palazzolesi. Come avvenne nel 1415 , quando il podestà di Palazzolo per inviare messaggi ai  vari capisaldi  della difesa malatestiana, assumeva degli uomini e anche delle donne che dovevano viaggiare a piedi di giorno  e di notte.

Un corriere diplomatico particolare dei tre generalissimi veneti Sigismondo Malatesta, Gentile da Leonessa e Bartomeo Colleoni fu per circa 15 anni un murasco: Boneto Galignani. Egli era munito di lettere che gli procuravano la completa immunità giudiziaria, l’esenzione da ogni dazio di transito, la libertà di potersi spostare entro i confini dello stato veneto con tutte le facilitazioni possibili e con la scorta di tre armati.

 

 

Corrieri e strade postali

Una compagnia di  32 corrieri bergamaschi si accordarono  nel 1582 col Senato veneto per gestire un servizio postale permanente  fra Milano e Venezia .  Furono scelte le “stazioni” di posta  e nominati i “mastri” che le avrebbero gestite. Palazzolo ebbe la sua:  uno spazio per raccogliere le prenotazioni per un viaggio “in posta”,  per ricevere e consegnare i messaggi e ospitare il cambio dei cavalli.

 

I primi postini furono i membri della famiglia Piccinelli, provenienti da Sarnico,. Nel 1659 avevano avanzato richiesta per ottenere la “civilitas”bresciana. Nella domanda era sotttolineato che da oltre 60 anni essi avevano la “ coreria”, cioè l’incarico di mastri di posta. Incarico che avevano esercitato “impiegando il loro tempo in questo servizio”. L’ultimo mastro di posta fu Francesco Gandini che gestiva anche quella di Chiari. L’interruzione e il ripristino del ponte sull’Oglio (1809)  coincise con il declassamento e la scomparsa della posta di Palazzolo.

 

Una guida postale del sec.XVI  descrive” il viaggio da Milano a Vienna per la via di Trento, Inspruch e Saltzburg. Imbarcando il passeggiere la sera nella barca ordinaria  è al far del  giorno alla Canonica miglia 18- a Orniano castello mg. 5 . Si passa il fiume Serio a guazzo e s’entra nello Stato de’ Signori Veneziani-a Grisalba castello mg.3- a Palazzolo, bel luogo nel bresciano con un ponte sopra il fiume Oglio mg.6-a Cocai, borgo mg.10- a Brescia, città in piano mg.10 ……

In una delle più antiche carte postali a stampa della fine del ‘600, è chiaramente indicato il  tratto da Milano a Palazzolo per Venezia, attraversando Brescia, Verona, Vicenza.

Fino al 1787 l’unica deviante verso Bergamo iniziava  a Palazzolo.

el 1572  il primo corriere partiva da Bergamo il martedì sera, un’ora e mezza dopo era a Palazzolo e giungeva a Venezia  il sabato mattina. Per il ritorno  da Venezia il lunedì sera con arrivo a Bergamo  il venerdì mattina.

Abbiamo la certezza che dei Palazzolesi utilizzarono questo “postale”. Il Rosa racconta nelle sue “Memorie”che  dal 13 al 22 novembre 1777, “mio primo viaggio a Venezia, massimamente per veder il mare, veduta che io mi credeva in dovere di aver fatta e sentita, prima di aprir bocca per insegnare…”

L’arciprete Muzio nel  luglio  1784 per assistere  al giudizio finale della lite durata tre anni con i due canonici.

Il Giornale di Palazzolo, 14 novembre 2015