Dalla scuola della carità al palazzo del lungo oglio
pubblicato il: 15/07/2015
da: Il giornale di palazzolo s/o
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1715-1913

Della scuola “ della Carità” al palazzo del Lungo Oglio

Un marasco, don Luigi Tamanza, rettore di San Giovanni  per cinque anni, nel 1705 fa testamento e nomina suo erede universale la veneranda società del del SS.Sacramento, “perché sia comprata o tolta ad affitto una casa in piazza di Palazzolo, fuori dalli rumori, capace di tenervi scuola per fare insegnare a leggere e scrivere e far conti li figlioli della terra di Palazzolo per amor di Dio, facendoli confessare e comunicare almeno una volta al mese e che principalmente gli siano insegnate le cose principali della nostra santa fede spiegandogliele minutamente, acciò possino essere boni cristiani, per il cui effetto eleggeranno un maestro ottimo di costumi, o due secondo che conosceranno il bisogno il sig. Presidente etc., quale, o quali saranno pagati da detta scuola del Sacramento, volendo che ogni tre mesi gli sia data la paga sua per la fatica che faranno”.

I deputati di quell’associazione eseguirono la volontà di don Tamanza e, prima affittarono, poi comprarono la casa delle sorelle Beppi, che si affaccia sulla piazzetta di San Giovanni Battista, proprio nel centro dell’abitato. L’acquisto fatto nel 1715, trecento anni fa, costò 900 scudi, e al primo piano dello stabile vennero collocate le due classi maschili, poi l’abitazione dei maestri ed i locali accessori. A don Tamanza è intitolata la Piazzetta dove si trova la casa adibita allora a scuola pubblica. Sulla facciata nel 1739 la Comunità di Palazzolo fece dipingere un grande ostensorio con in calce un cartiglio che porta un’iscrizione latina che si può tradurre così:

“Al m.rev. Luigi Tamanza rettore della chiesa di San Giovanni il quale lasciò erede del suo patrimonio la veneranda Società del SS.Corpo di Cristo affinchè ogni anno siano pagati gli stipendi ad almeno due insegnanti per i fanciulli di Palazzolo che devono essere opportunamente educati; gli amministratori del beneficio riconoscenti eressero questo perenne monumento sulla facciata di quella casa acquistata coi denari del Reverendissimo testatore”.

Per oltre ottant’anni l’istruzione pubblica detta “ della Carità” rimase nelle mani della confraternita del SS.Sacramento.

Il percorso scolastico durava cinque o sei anni e seguiva un piano di studi, come ricorda Vincenzo Rosa, che comprendeva una preparatoria per fanciulli dai tre ai cinque anni affidata a maestri privati; quindi scuola pubblica per cinque /sei anni ( legato Tamanza). Seguivano corsi privati con un triennio di grammatica, un  biennio di umanità e retorica ed un ultimo di filosofia. Insegnanti erano dei preti palazzolesi.

 

Gli avvenimenti politico-sociali  della fine del XVIII° secolo mutarono l’assetto dell’istruzione pubblica che passò nella mani del comune che dovette farsi carico dei locali, degli insegnanti e della vigilanza. Divenne prioritaria la ricerca di nuovi spazi per ospitare le numerose classi maschili e femminili e l’asilo infantile. La scelta cadde sull’immobile di proprietà della Congrega della Carità Apostolica di Brescia e della sig. Alessandra Muzio. Dal primo ottobre 1882 il palazzo Muzio ospitò le scuole fino al 1913, quando fu aperto il palazzo scolastico sul Lungo Oglio.

 

Il giornale di Palazzolo, 15 luglio 2015