L'oratorio maschile passa a mura
pubblicato il: 01/09/1966
da: La semente

L’ Oratorio maschile passa a Mura

Durante il lungo periodo delle guerre d’Indipendenza e dei rivolgimenti politici degli anni 1826-1860, il direttore dell’Oratorio fu quel don Francesco Morandi, che era anche Rettore della chiesa di San Giovanni di Mura dal 1854, al quale si era affiancato il rev. don Luigi Schivardi, sacerdote dal 1852, maestro nelle nostre scuole comunali che doveva sostituire don Morandi, sia nella carica di Rettore che in quella di Direttore dell’Oratorio.

In quegli anni il catechismo si teneva nelle due sacrestie della nuova Parrocchiale, ma quando don Schivardi divenne, nel 1860, Rettore di San Giovanni, trasportò il campo della ricreazione dalle fosse del castello ai locali della Rettoria (dove ora sorge l’Orfanotrofio Maschile Galignani), che con i suoi due vasti cortili era più rispondente all’accresciuta popolazione giovanile di Palazzolo.

Sempre nella rettoria aveva anche organizzato il morale.

In memoria di questo santo Sacerdote, Innocente Mainetti aveva pubblicato nel 1923 una biografia, stampata anche nelle “Memorie storiche della Diocesi di Brescia” dello stesso anno. Da quelle pagine tolgo alcune notizie per lumeggiare la figura di questo educatore.

Luigi Angelo Schivardi era nato a Palazzolo il 5 febbraio 1827 e venne avviato al sacerdozio dallo zio prof. Don Luigi Schivardi. Nel 1852 celebrò la sua prima messa e iniziò la sua attività sacerdotale quale maestro nelle nostre scuole comunali. Amico e condiscepolo di Tito Speri, nel 1848 fu tra gli studenti che in Seminario inneggiarono a Pio IX e a Carlo Alberto.

Quando Garibaldi passò da Palazzolo espose la bandiera tricolore sull’angolo più alto della rettoria di San Giovanni e nel 1866 diede ospitalità ai reduci e ai feriti della battaglia di Treponti, Montesuello e Bezzecca.

Propugnò l’istituzione della Conferenza di San Vincenzo che sorse a Palazzolo il 9 gennaio 1870; nel 1884 fondò la Società Operaia Cattolica e sei anni dopo il Circolo Giovanile della Democrazia Cristiana.

Dal suo Oratorio trasse molte vocazioni sacerdotali, fra cui quella del missionario Padre Faustino Consonni.

L’11 luglio 1894 la Deputazione dell’Oratorio deliberava la vendita della fossa del castello e l’acquisto di un terreno adiacente alla chiesa di San Sebastiano a Mura sul quale venne costruito il magnifico salone teatro e la casa attaccata alla chiesa e che un tempo serviva di abitazione al cappellano della chiesa stessa.

Il 21 ottobre 1900 veniva solennemente inaugurato il nuovo Oratorio che per un paese di settemila abitanti era veramente grandioso.

Il 17 giugno 1904 moriva don Schivardi e tutti lo piansero come un padre.

Nella direzione dell’Oratorio gli era succeduto fin dal 1898 don Carlo Algisi, suo allievo e giovane del nostro Oratorio. Egli tenne la direzione fino al 1900. L’anno successivo lo sostituì don Francesco Zatti di Zone, nominato il 29 giugno 1901. questi tenne l’incarico solo per pochi mesi fino al 16 ottobre dello stesso anno. Venne a sostituirlo don Celestino Facchini, di Motella fino al 15 giugno 1906. Quindi don Alberto Morandi dal 1906 al 1925. Ambedue questi direttori fecero di San Sebastiano il centro di ogni attività educativa di tutta la parrocchia. Nei locai all’oratorio nel 1917 don Morandi raccolse i primi orfani di guerra che nel 1922 trasferiva poi nella rettoria di S. Giovanni, divenuta Orfanotrofio Maschile Galignani.

Dal 1925 al 1930 l’Oratorio fu diretto da don Alessandro Beretta, che portava a Palazzolo tutta una lunga esperienza di vita oratoriana vissuta tra i fanciulli della vicina parrocchia di Palosco.

Nell’ottobre del 1930 il Vescovo di Brescia inviò a dirigere il nostro Oratorio don Luigi Udeschini. Egli si dedicò con instancabile operosità dando impulso a varie iniziative, migliorando gli ambienti, dotando le aule e il teatro di nuovi arredi fiducioso della larga generosità dei palazzolesi sempre pronti ad aiutare questa istituzione.

Dopo sei anni l’Oratorio diede segno di essere incapace di contenere tutta una nuova leva di ragazzi e giovani e si pensò all’acquisto della terra e degli edifici dell’ex bottonificio Emilio Lozio, confinanti con l’Oratorio stesso. Furono altri 5000 mq. di area che diedero un nuovo aspetto e una migliore funzionalità all’Oratorio.

Don Udeschini morì nel 1939 lasciando larga messe di apostolato educativo tra i giovani di Palazzolo. L’oratorio fu quindi affidato a don Battista Barbieri di Urago che continuò l’opera del suo predecessore con iniziative varie tra le quali una famosissima e riuscitissima Mostra.Nel secondo dopoguerra, dopo un breve lasso di tempo in cui l’oratorio venne affidato a vari sacerdoti, per pochi mesi ciascuno, giunse l’11 settembre 1949 don Davide Carsana, che potenziò l’attività oratoriana e iniziò quel decentramento degli Oratori che doveva poi sfociare negli odierni ricreatori delle tre nuove parrocchie.

Alle Calci sorse l’Oratorio del Sacro Cuore con 5 aule capaci di 200 alunni, a San Rocco due aule per 50 alunni, così a Mirasole, dove vennero utilizzate le scuole elementari. Quando Don Davide passò al Sacro Cuore, l’Oratorio venne affidato prima a don Tognali, poi a don Pievani, indi a don Mangialardo ed ora a don Silvio Bonardi.

Intanto nelle nuove parrocchie l’opera del catechismo e dell’oratorio prendeva nuova lena e il 17 ottobre 1964 veniva inaugurato l’edificio della Parrocchia di S. Giuseppe, nel quale trovano posto le aule per il catechismo domenicale tenuto per due anni in locali di fortuna. Nel gennaio 1966 infine la Parrocchia di San Paolo in San Rocco vedeva aprirsi un moderno edificio, sulla via Gavazzino, destinato ad accogliere tutta la gioventù della zona.

Quanto cammino dalle fosse del castello e dalle prime iniziative di don Tedoldi! E tutto ciò nell’arco di 150 anni, a gloria di Dio e per il bene delle nuove generazioni.

La Semente, 1 settembre 1966