Perché una quadra chiamata mura ?
pubblicato il: 14/02/2016
da: Il giornale di palazzolo s/o

Perché  la nostra quadra è chiamata Mura ?

 

Su questo argomento si apre un confronto fra i Muraschi, oggi a guardia al ponte.

-A Palazzolo ci sono tre quadre: Riva, Piazza e Mura. Il nucleo abitato che sta sulla sponda destra del fiume è chiamato MURA . Tutti pensano subito alle “mura”, cioè alle opere di fortificazione, sorte sui terrazzamenti che scendono all’Oglio,ricorda Zinì dei Rondi.

-Le muraglie si fanno risalire al secolo IX quando si diffuse la paura dell’invasione  di popoli  provenienti dall’est, dice Bortol Galignà,

-Essi,percorrendo le antiche strade romane, raggiunsero i nostri territori, distruggendo quanto trovavano sul loro cammino. Brescia, ad esempio, nel 904 fu saccheggiata, precisa Zinì.

-Ma MURA esisteva ancora prima dell’innalzamento delle sue difese, continua Zinì.

-C’è un'altra spiegazione ? chiede Bortol Galignà

-Se si riflette sul significato della parola “mur”che da noi equivale a “casa”.

In un documento del 1337 per indicare una casa è scritto:”unam muram seu domum” quindi  “mura” equivale a “casa”.

Vi ricordate che chi non possiede una casa, si dice in dialetto “el ga gne’ npe de mur”. precisa Zinì.

-Bravo ! rispondono in coro i presenti.

-Noi Muraschi ci teniamo a questo appellativo, nato tanto tempo prima dei “muri” dai quali oggi siamo a guardia, conclude Zinì.

-Per concessione imperiale si costruirono le opere di difesa: mura,torri, rocche. Per la tranquillità degli abitanti si scavarono i fossati a protezione dei campi e dei raccolti, narra Censo Urgnà che continua:

-Palazzolo, prima dell'anno mille aveva, oltre al mercato settimanale, la sua chiesa con un chiostro, un ospizio per pellegrini e viandanti, posto all'inizio del ponte, seriole e molini, una rocca con cortine di mura e tre porte: dei Molini, di Riva, di Carvasaglio. -Proprio il nome del Carvasaglio potrebbe richiamare il luogo dove il vassallo di Carlo rendeva giustizia, dice Bortol.

-Così Mura aveva il suo mercato settimanale, la chiesa di S. Giovanni, la rocchetta con le mura ,la porta Mediolanense, la torre rotonda ed il porto appena a sud del ponte,

-In questo periodo tristissimo,pieno di insicurezze, invasioni, saccheggi, soprusi di cui fu teatro tutta l'Italia ex Longobarda, in cui la classe dirigente franca si dimostrò del tutto estranea ai destini delle popolazioni,il mondo  creò la favola dell'anno mille,e non più mille, come attesa di un grande cambiamento, legge da un foglio Zinì.

-Noi siamo cresciuti in queste case, in questo lembo di terra che guarda il fiume Oglio. E ci piace essere chiamati Muraschi, come quello Stadiverti di Mura, che significa  bambino abbandonato per strada, ricordato in un contratto redatto nell’anno 913, mille anni fa ,termina Bortol.

E tutti si sentivano felici di stare in quel camminamento a discorrere sulla storia della loro Quadra.

Il Giornale di Palazzolo, 14 febbraio 2016