Dal museo di guerra a salone della vittoria
pubblicato il: 18/08/2015
da: Il giornale di palazzolo s/o

Dal Museo di Guerra a Salone della Vittoria

 

Anche gli spazi, destinati ad un preciso utilizzo, deciso con formali delibere, cambiano nome a secondo delle stagioni socio-politiche. Così è accaduto per il Museo di Guerra.

L’Associazione Combattenti e Reduci aveva fatto richiesta al comune di uno spazio adatto a  custodire i cimeli che si andavano raccogliendo. Il 20 aprile 1926  una delibera dell’allora commissario prefettizio, concedeva all’associazione in uso perenne e gratuito il salone al secondo piano, per un Museo di Guerra. Il comune si impegnava ad eseguire i lavori  per renderlo utilizzabile e i combattenti  a raccogliere i mezzi per decorare le pareti e attrezzarne lo spazio.

Vennero chiamati due noti artisti bergamaschi:  il decoratore Eugenio Bertacchi ed il ceramista Cesare Paleni. Il primo, dopo aver frequentato  la scuola d’arte Fantoni di Bergamo, aveva partecipato alla guerra di Libia e alla prima guerra mondiale nel corpo dei Bersaglieri. Il secondo, proprietario e fondatore a metà degli anni venti della manifattura Ceramiche bergamasche, si era affermato come ceramista fin dal primo decennio del XX secolo.

Il Bertacchi eseguì le decorazioni ed il Paleni la figura di Vittorio Emanuele III°. I mobili erano usciti dalle mani del falegname palazzolese Ignazio Brescianini ed il lampadario era stato donato dal Ugo Kupfer.

Mentre i lavori proseguivano, dall’idea originale si passa al nuovo regime, e le scelte delle figure dei medaglioni risentono del mutato clima politico. Il IV novembre 1930 ha luogo l’inaugurazione del museo di guerra, madrina  la sig.ra Anna Sufflico Panella, sorella del caduto tenente Gian Battista, medaglia d’argento al valor militare, ospitato nel Salone della Vittoria. I quindici medaglioni recano le immagini di Peli Paolo,fante-Giov.Randaccio,fante-Enrico Toti,bersagliere- C.Paolucci,cavaliere-Silvio Scaroni, aviere-Gio.Calvi,fante-E.Guarnieri,alpino-C.Delcroix,bersagliere-Gio.Bertolotti.artigliere-F.Baracca,aviere-G.Oberdan-D.Chiesa,artigliere-C.Battisti-alpino-F.Filzi,alpino-N.Sauro,marinaio- e altri quattro con G.Dannunzio-Thaon di Revel- B.Mussolini- Duca dAosta.

Nel corso degli anni il materiale, lasciato il Salone della Vittoria, fu collocato in altre sedi provvisorie. Dal 16 maggio 2006 è presso le scuole di via Galignani.. La custodia e gestione del museo è affidata all’Associazione “medaglie al valor militare palazzolesi”. L’intervento di restauro si è concluso in  questi giorni, restituendo alla città uno ampio spazio al secondo piano del Municipio.

Il giornale di Palazzolo,18 agosto 2015