La statua di san pietro
pubblicato il: 25/06/2015
da: Qui palazzolo
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In processione alla Madonna di San Pietro

 

Sabato prossimo 27 giugno, una statua di san Pietro verrà portata processionalmente alla chiesa della Madonna di San Pietro, che sorge accanto al cimitero.

Chiesa che  anticamente sorgeva più a ovest, lungo la strada per Telgate e che veniva ricordata come  San Pietro in valico. Nel terreno antistante il deposito dei materiali ferrosi, esiste una breve stradina, occupata da una boscaglia che nasconde abbondante materiale murario, accumulatovi dai contadini in seguito alla demolizione delle fondamenta dell’antico oratorio. Vi si scorgono pietre lavorate, pezzi di stipiti, mattoni, tegole. Il “Prato di San Pietro”è ancora oggi di proprietà ecclesiastica.

La chiesetta aveva la facciata rivolta ad occidente, come tutti gli edifici di culto medievali. Era ancora in piedi nel 1672. Ai primi dell’800 era già scomparsa, tanto da poter essere confusa con la vicina Madonna di San Pietro.

Poco  più a monte inizia la salita del Roccolo che supera il leggero dislivello causato dall’antico alveo del torrente Rillo. Questo dislivello ha dato alla zona il nome di ”valico”.

In prato Sancti Petri de Valico sub quadam nuce…, si era conclusa l’11 agosto 1198  la seconda pace di Mura, dopo la battaglia fra Bresciani e Bergamaschi del 7 luglio 1191, detta della malamorte, combattuta tra  Cividate e Pontoglio.

 

Alla dominazione longobarda (569-774) è fatto risalire l’oratorio dedicato a San Michele, esistente in fondo a Via del Prato, chiesa vicinale del villaggio Tolave (Tolari) sulla sinistra del torrente Rillo. Ampliando la cava Bosco è venuta alla luce recentemente una piccola necropoli medievale. In questa chiesetta fu giurata nel 1156 la prima pace di Mura, dopo lo scontro nella campagna di Palosco, detta “le Grumore”. La prima menzione della chiesetta era già in un documento dell’anno 917 che cita la località Prati di San Michele.

 

Un altro antico oratorio, sorgeva lungo il torrente Tirna, dove ancora oggi  alcuni terreni della zona sono detti  “del San Vitale”.

 

Tutte queste cappelle passarono alle chiese di Palosco e Telgate quando vennero innalzate mura e scavati fossati per delimitare i confini bresciani di Mura.

 

Quipalazzolo, 25 giugno 2015