In oratorio per diventare santi
pubblicato il: 15/04/2014
da: Il giornale della comunità
Scarica il documento:
vita-oratoriana.docx

In oratorio per diventare santi

Nell’anno in cui si ricorda il 60° dell’apertura della Casa del Giovane, preceduta dalla Casa della Giovane (1951), voglio ricordare i “benemeriti”, sacerdoti  e laici che hanno acquisito meriti nei confronti dell’oratorio San Sebastiano. Da quando avevo sei anni ho frequentato San Sebastiano. Sono passato nella cura spirituale di sacerdoti, che sono stati i miei maestri di vita cristiana. Dopo don Luigi Udeschini, che muore nel  1939, don Battista Barbieri, per 13 anni (1936-1949) direttore dell’oratorio e mio professore di  latino nell’ultimo anno di scuola media, don Davide Carsana, che noi, ragazzi e giovani oratoriani, andammo in bici  ad incontrare al ponte del  Cherio nel settembre 1949 e che rimase jn oratorio fino al 1953. Egli mi scriverà molti anni dopo:  “Tu sei uno dei bei ricordi della mia vita giovanile a Palazzolo.  I nostri erano tempi migliori di adesso, oratorio compreso, che era allora una bella comunità cristiana”.  Sono riuscito a salvare, nella dissoluzione dell’archivio, le pagine  che contengono i necrologi dei giovani oratoriani, compilati da don Barbieri. All’inizio della prima pagina egli raccomanda al suo successore  di custodire queste pagine con lo stesso animo colle quali furono scritte. La sua cultura emerge dagli incipit dei “ricordi” sempre in latino e dalle chiusure con brani dei  nostri poeti più conosciuti. I testi, copiati dagli originali dalla maestra Galignani colla sua inconfondibile calligrafia, erano letti durante messe di suffragio o riunioni dei giovani oratoriani e delle loro famiglie. Comprendono anche brani della corrispondenza che don Battista curava con i suoi giovani, lontani a causa della guerra. E sono:Bernardo Cossandi (1913-1941)-Giulio Brescianini (1918-1941)-Leandro Bersini (1923-1943)-Franco Marenzi (1926-1945).Mario Guarienti (1924-1945)-Giulio Lancini(1929-1946)-Ugo Molinari (1925-1947)-Alfredo Marzoli (1927-1947). Don Battista aveva tracciato anche i profili di sacerdoti  “benemeriti” :don  Lugi Tamanza (1638-1701 )-don Pietro Tadoldi (1792-1856)-don Luigi Schivardi (1827-1904)-don Luigi Udeschini (1902-1939).  Durante l’Ufficio funebre celebrato nella chiesa di San Sebastiano il 22 luglio 1946, il direttore dell’oratorio parlava ai numerosi presenti in questi termini: “Se i giovani della famiglia dell’oratorio si potessero visitare riuniti in un Cimitero proprio ci renderemmo conto innanzitutto del loro notevole numero. Io ne conservo l’immagine, viva e cara, di oltre settanta in un periodo di 15 anni. Immagini le quali, mentre gettano una sfida alla morte, non cessano di elevare un inno alla vita con note più pure che non siano quelle di un volto irradiato di speranza. Dico il vero: ho un profondo legame con tutti gli amici vivi  dell’oratorio, ma ho una grande nostalgia per questi amici morti. Essi sono, in gran parte, la documentazione della nostra storia; storia di  esperienze, di ricerche, di cooperazione, di profonda gioia quale per un prete può essere il saper ripetere in proporzioni modeste la bella frase di  Cristo: “O Padre quelli che mi hai dato te li ho riconsegnati”. E davanti al catafalco concludeva: “E se questa coperta nera, stesa idealmente su tutte le vostre tombe, o morti, potesse rompersi, come le zolle d’aprile, noi la vedremmo sparire sotto una fioritura di gigli e di rose, numerose quante sono le vostre belle anime, profumate come erano le vostre preziose esistenze”. A compendio ho aggiunto preziose immagini con i ritratti di coloro che hanno  sparso un  patrimonio di  valori educativi nel nostro oratorio. Ognuno osservandole nei dettagli potrà riandare alla propria infanzia e giovinezza e additare a figli e nipoti le figure di ”benemeriti” : preti, catechisti,raccoglitori delle offerte, distributori della Buona Stampa,gestori della sala giochi, organizzatori di tornei di calcio,membri delle associazioni cattoliche, cioè di coloro che hanno contribuito a renderci degni figli dell’oratorio San Sebastiano.   I

Il Giornale della Comunità, 15 aprile 2014