La casa del giovane
pubblicato il: 01/03/2014
da: Il giornale di palazzolo s/o
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1954 Casa del Giovane- 1956 Teatro Aurora

 

Don Attilio Chiappa, che aveva dieci anni più di me, dopo il successo della Casa della Giovane, coinvolge  i fratelli Marzoli per la progettazione e la costruzione della Casa del Giovane. Ricordo molto bene quando cominciarono gli sbancamenti. Senza demolire l’antico muraglione prospiciente il Lungo Oglio si cercò di far posto alla nuova costruzione. La ditta Ghidotti ebbe l’incarico  della fornitura dei marmi per il rivestimento del portico. Io ero allora studente e in estate, durante le vacanze, davo una mano al muratore Viprati, nel collocare i pezzi di marmo sagomati che rivestono gli archi d’ingresso del piano terreno, dove oggi si apre l’ufficio dell’autoscuola.

Ero presente quando mons. Tredici, vescovo di Brescia, benediva il 7 marzo 1954  il primo lotto della Casa. Avevo in mano la macchina fotografica e conservo  le preziose  immagini di quel giorno.

Istituzione Marzoli

Questa scritta campeggiava sulla facciata della Casa del Giovane-Teatro Aurora sul  Lungo Oglio. Il  7 marzo del 1954, con la benedizione del Vescovo, erano aperti il Bar Acli ed il Salone Tovini. Il 19 novembre 1956 inaugurato il Cinema Teatro Aurora. La scritta è scomparsa e se ne sono sostituite, di volta in volta altre che però non richiamano il disegno originale della Istituzione Marzoli.

 

Il Centenario della Marzoli

Sabato 6 ottobre 1951 la ditta F.lli Marzoli  celebra i cento anni di vita dello stabilimento. Nel pomeriggio ci sono stati due gesti di offerta a vantaggio del paese che sono stati compiuti alla presenza di mons. Giacinto  Tredici vescovo di Brescia. Martino Marzoli, uno dei fratelli, ha firmato l’atto di donazione della Casa della Giovane, un edificio nel quale potranno essere ospitate ben 120 giovani della plaga per apprendervi economia domestica, cucito, ricamo e altre nozioni, che formano il corredo più prezioso per la futura donna di casa. Si tratta di una istituzione che anche una città ci può invidiare. Dopo il grazie di Mons. Vescovo , esponenti del movimento cattolico femminile di Brescia, presentavano la direttrice della nuova casa, signorina Capoduro.

Poco dopo è stato fatto dono da parte di Arnaldo  Marzoli di un imponente trittico di affreschi eseguiti nell’abside della chiesa parrocchiale dal pittore bergamasco Giovanni Rossi. Nella composizione del trittico, quello di destra è dedicato ai genitori del donatore, mentre la casa della Giovane è dedicata alla memoria della mamma Agostina.

 

 

La “Casa del giovane” di Palazzolo  centro di molteplici attività

Sul quotidiano L’Italia di Milano, corrispondenza da Palazzolo del 23 febbraio 1956:

“Nessuno a Palazzolo avrebbe pensato, sino a qualche tempo addietro che l’alto muraglione costruito nel 1928 per ricavare, tra l’argine sinistro dell’Oglio e le vecchie case di Mura, un lungo viale chiamato “ Lungo Oglio”, sarebbe stato abbattuto e al suo posto, sarebbe stata costruita un’opera imponente e modernissima .

Invece ciò è avvenuto nel volgere di pochi anni e l’opera realizzata è la “Casa del giovane”, che fa bella mostra di sé nel punto più bello e caratteristico di Palazzolo.

L’idea della sua realizzazione era sorta nel 1952, quando in pratica la Casa della Giovane intitolata ad “Agostina Marzoli”,aveva occupato i  locali lasciati liberi dal Ricovero dei Vecchi, a sua volta trasferitosi in via Britannici.

La “Casa del giovane” ha trovato nei fratelli Marzoli coloro che l’hanno realizzata con ampiezza di vedute e con generosità; essi, infatti, sono venuti validamente in appoggio a  don Attilio Chiappa (che della “casa”, é stato il principale artefice) con la collaborazione tecnica degli ingegneri De Poli e Berlucchi.

Dopo non lievi difficoltà, superate con sforzi e sacrifici, si era potuta condurre a compimento nel novembre 1953 la costruzione della prima ala del fabbricato, comprendente il bar ACLI ed il Segretariato del Popolo al pianoterra, e l’auditorium “ G. Tovini” al primo piano. A questo settore, un altro se ne aggiunse il 18 dicembre dello scorso anno: il grandioso cinema-teatro “Aurora”.

Il problema, a volte tanto grave, della mancanza di una sede adatta per i giovani, era così

risolto. Ora però ne nasceva un altro: quello di organizzare attività che facessero della nuova “casa” il centro di attrazione per la gioventù e la popolazione intera di Palazzolo. Si voleva che il centro fosse anche di formazione umana e cristiana, un centro di divertimento sano e sereno, che permettesse ai lavoratori di riposare il corpo e lo spirito dopo le fatiche della giornata.

 

Molteplici attività

Lo scopo prefisso è stato gradualmente raggiunto. Le attività ricreative sono numerose, e tutte vedono una larga partecipazione di palazzolesi. Molte sono le iniziative adottate.

Accanto al bar é stato sistemato  l’ufficio delle ACLI dove, con l’opera assidua e costante di due impiegate, sono evase in media dalle 14 alle 15 mila pratiche annue, naturalmente gratuite, in tutti i campi dell’assistenza sociale a vantaggio di qualsiasi cittadino, senza distinzione di censo e di colore politico.

L’auditorium nel piano superiore, capace di 250 posti, è sede di moltissime manifestazioni, e – prime fra tutte- quelle promosse dal circolo di cultura. A Palazzolo c’era stato nel lontano 1923 un Circolo di cultura che allora dipendeva dalle autorità scolastiche ed era sostenuto dallo Stato; aveva la funzione di istruire il popolo mediante lezioni e conferenze tenute da valenti oratori e professori. Vennero in quell’epoca a Palazzolo nomi insigni, quali Vittorio Beonio Brocchieri e padre Semeria. Poi ci fu la parentesi del “Circolo Mussolini”. Nel 1951-52 sorgeva nuovamente un’istituzione a carattere culturale, e nel teatro Sociale erano tenute parecchie conferenze per l’Università Popolare: lezioni che erano seguite da corsi di cultura sociale. Fu nel novembre 1954 che nacque, in un gruppo di appassionati, l’idea di fondare un Circolo di cultura per riunire tutti i laureati, gli studenti e gli appassionati di letteratura e di scienze, in un incontro settimanale. L’attuazione del progetto fu rapida e trovò largo consenso da parte dell’intera popolazione locale che rispose in gran numero all’iniziativa.

Il Circolo di cultura ha tenuto nell’anno 1954-55 più di venti lezioni, oltre alle riuscite serate musicali; l’annata è stata chiusa con una “tre sere” tenuta da Luigi Rebuzzini  che ha trattato il tema “ Esistenzialismo”.

Il secondo anno d’attività del Circolo di cultura è iniziato nello scorso ottobre e continua con vivo successo, sia per merito degli oratori, sia per l’entusiasmo degli organizzatori e dei soci.

 

La gioventù musicale

Nello stesso auditorium si sono svolte diverse altre manifestazioni, quali mostre d’arte, serate musicali, serate studentesche, oltre alla “Prima mostra del libro”. Inoltre vi si svolgono da tempo i concerti della sezione palazzolese della Gioventù Musicale. Questi concerti hanno avuto inizio con una serata in onore del pianista bresciano Agostino Orizio, che è stato vivamente applaudito dagli intenditori. E’ seguito un concerto del notissimo John Sebastian.

Tra le attività minori figurano le settimanali adunanze dei giovani e quelle quindicinali dell’Associazione italiana dei maestri cattolici, che ha già tenuto in questa sede anche un Corso di religione autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Il centro-teatro è entrato in funzione da diversi mesi ed ha già dimostrato la sua importanza e la sua necessità. La sala è dotata di un’acustica perfetta e fruisce d’impianti modernissimi: dall’impianto di riscaldamento per l’inverno a quello per l’aria condizionata. L’attrezzatura cinematografica è particolarmente efficiente; accanto alle modernissime macchine di proiezione, ne figura una per il cinemascope. Il palco è vastissimo ed è congegnato in modo che le scene possano essere sostituite senza bisogno di smontarle. Elegante ed accogliente è la cavea per l’orchestra e comodissime le poltroncine per il pubblico.

L’imponente complesso di opere che fanno parte della “casa del giovane” non è ancora completo, poiché è prevista al primo piano la trasformazione – attraverso l’Istituzione Marzoli – del vecchio palazzo Foresti, dove saranno realizzate sale del gioco e da lettura, un’ampia terrazza e una biblioteca”.

Il Giornale di Palazzolo. 1 marzo 2014