Anni della fanciullezza
pubblicato il: 01/09/2013
da: Il giornale di palazzolo s/o
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Anni della fanciullezza. Prime esperienze artistiche

I coetanei di Matteo, avrebbero 100 anni. Purtroppo nessuno è presente sulla scena odierna.

Per entrare nel mondo di quel bambino, ci restano le testimonianze dei parenti e dei conoscenti, tutti su con l’età.

Partiamo dall’anno 1913 a Palazzolo

Matteo nasce il 24 settembre, il giornale locale L’OGLIO ha vita breve: dall’aprile 1912 all’agosto 1913. Torna utile, per il nostro scopo, la rilettura delle pagine  del citato periodico.

Cento anni fa: il 31 gennaio é fondata la sezione di Palazzolo del Club Alpino Italiano,  il 4 marzo il Comune approva il capitolato per l’esercizio dell’acquedotto comunale. La “torre rotonda de Mura” o torrione,con varie modifiche è trasformata per sostenere il serbatoio per l’acqua potabile che sarà distribuita in tutto il paese, il 5 maggio cade per 30 metri il muraglione antistante il nuovo Palazzo scolastico a Mura, il 15 maggio cessa l’attività il Circolo Concordia, sorto nel 1894, con sede presso l’Albergo del Sole,  il 27 luglio s’inaugura la Pro Palazzolo, nata dalla fusione delle due società sportive Sport Club e Unione Victoria football club.

Palazzolo prosegue la sua espansione demografica; nel gennaio 1911 raggiunge gli 8486 abitanti e, nonostante i periodi di non facile congiuntura economica, consolida e incrementa ulteriormente le sue attività produttive. Il primo censimento industriale del 1911 colloca Palazzolo al secondo posto in provincia con 3048 addetti, contro i 2494 del 1901 ed i 2055 del 1890.Nell’amministrazione comunale, dopo le elezioni del febbraio 1911, sindaco viene eletto il dott.Simplicio Bonari, notaio,che durerà in carica sino alle elezioni del luglio 1914. Assessori sono Bortolo Maurizio, Gio.Battista Lozio,Lino Giupponi,Colombo Svanetti.

La “ grande guerra”

Quando il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra Matteo ha 20 mesi, quando termina nel 1918 ha cinque anni. L’anno successivo inizia  per lui la scuola elementare. Le classi sono collocate nel nuovo palazzo scolastico di Mura. Frequenta poi i corsi della scuola professionale dal 1924 al ’30.

La curiosità di aggiungere altri dettagli sulla sua frequenza a quella scuola, mi ha spinto a consultare le carte dell’archivio, custodito presso la Fondazione Cicogna-Rampana. Nella busta relativa all’anno 1927, è conservato il documento relativo agli “esami  luglio 1927”; nella sezione Geometria piana, c’è l’elenco dei suoi 14 compagni di classe: Bendotti Aldo, Beretta Emilio, Bravi Ettore, Chionni Luigi, Copler Guerino, Lanzini Norcesto, Mastromauro Francesco, Pedrali Matteo (8 in disegno e 7 in orale), Riccardi Angelo, Rossi Lino, Tallarini Giuseppe, Vezzoli Francesco, Vezzoli Isidoro, Vietti Ugo. Non sono tutti palazzolesi, alcuni sono dei paesi vicini.

Conclusa nel 1930  l’esperienza scolastica a Palazzolo, il passo successivo è l’Istituto Fantoni di Bergamo per un anno, prima di essere ammesso all’Accademia Carrara di Bergamo, da dove uscirà nel 1936.

Nel 1926, il 2 febbraio è istituita la scuola d’avviamento al lavoro,  il 17 febbraio è terminata la costruzione del tempio dedicato al Sacro Cuore alle Calcine,  il 16 maggio ed il 2 giugno l’Oglio esce dagli argini e allaga la piazzetta  dove vive la famiglia Pedrali,  il 16 giugno hanno luogo le elezioni amministrative,  il 31 dicembre nella chiesetta della Madonna di San Pietro, il pittore Eugenio Bertacchi di Bergamo esegue il fondale del presepio, allestito dal nonno Francesco Ghidotti.

Per seguire la “cronaca”si possono consultare la GAZZETTA dell’OGLIO ( uscita dal novembre 1924 all’ottobre 1925), e la NUOVA GAZZETTA (dall’ottobre ’25 al dicembre ’26).

In quegli anni la vita sociale palazzolese é permeata dalle novità del  movimento fascista che avvia un processo di inclusione di ogni espressione civile, per operarne il controllo. A Palazzolo il 27 maggio 1922 si costituisce il fascio locale. Il 30 aprile 1926 la società anonima Casa del Fascio, acquista una casa in piazza Zamara per farne la sede del partito. Stabile che nel 1937 sarà ceduto alla Cassa di Risparmio. Verso la fine del 1925 viene annunciata l’apertura di un circolo con finalità culturali intitolato a Benito Mussolini. Circolo che avrà la prima sede in uno dei nuovi e ampi saloni del Palazzo Municipale. Nel 1928 ospita una mostra dello scultore bergamasco Siccardi, autore della statua in bronzo della Pietà nel nostro cimitero. Nel novembre 1929 il Circolo si trasferisce nei locali del Bar Roma, ex Aquila Nera. Nella grande sala delle conferenze è allestita una mostra del pittore Ferrari e opere del giovanissimo concittadino Vassalli.

Colla riforma del 1926 viene abolito il consiglio comunale eletto dai cittadini e la carica di sindaco è sostituita dalla consulta, con a capo il podestà, entrambe di nomina prefettizia. Dopo la morte del sindaco  Antonio Guzzi, il 30 giugno 1930 Martino Marzoli é nominato podestà e rimarrà in carica fino al giugno 1943.

La partecipazione alle mostre d’arte

Già a partire del 1932 il Pedrali espone le sue opere nelle rassegne collettive, provinciali e regionali, denominate “sindacali”. Nel 1935 vince il premio Bettoni Cazzago alla sindacale di Brescia con l’opera La ragazza di Gerusalemme. Nello stesso anno porta a termine il grande affresco sulla vita di San Gerolamo Emiliani,  inaugurato il 22 aprile, lunedì di Pasqua, nella chiesa di San Giovanni a Palazzolo.

Dopo la conclusione degli studi in Accademia, partecipa ad un concorso fra ex allievi e vince una borsa di studio,offerta dall’Arciconfraternita dei Bergamaschi di Roma. Il premio gli consente di soggiornare a Roma fra la fine dell’estate 1936 e la tarda primavera del 1937. “Durante questi mesi entra in contatto con gli ambienti della scuola romana, conosce Libero de Libero,Gino Severini, rimane affascinato dalle opere di Mafai, Cagli e Gentilini, presenze che non tardano ad incidere sulla sua  ricerca pittorica, ancora orientata sui modi tardo-novecentisti”.

Dopo l’estate a Palazzolo, nel settembre ’37 si reca a Venezia ; fino al 1942 la sua presenza lì è pressoché continua, salvo brevi ritorni a casa.

Nelle sale del circolo Mussolini viene allestita una sua “personale”nel  marzo 1935.

Gli anni del soggiorno romano e veneziano non  gli impediscono di essere presente alle “sindacali” di Milano, Brescia, anche di Napoli (1937).

Il Giornale di Palazzolo, 1 settembre 2013