La famiglia duranti
pubblicato il: 24/08/1963
da: La voce di palazzolo

LA FAMIGLIA DURANTI

La famiglia, dalla quale uscì il Cardinale Durante Duranti, primo fra i papabili, alla morte di Paolo III Farnese, era originaria di Palazzolo e lo stesso Durante era nato probabilmente a Palazzolo intorno al 1492 da Girolamo Bartolomeo e Madonna Caterina.

I Duranti, che per tre secoli furono la più ricca e famosa delle famiglie signorili della nostra terra, aveva avuto modeste origini. Scrisse infatti il cronista del ‘500 Pandolfo Nassino che “I Duranti venneno de Palazzolo, loco bresciano, furono osteri in ditta terra et uno dei ditti Duranti fo fatto datario del Papa et morto quello fo costituito uno altro di Duranti per datario, come è in questo libro, perché meser Durante gubernava lo papa…”.

Il primo dei membri della famiglia, che si stacca dalla umile condizione di “oster” in cui si trovava la famiglia, fu Bartolomeo Marchion Duranti che, con deliberazione del 26 marzo 1442, presa dal Consiglio della città, é creato cittadino bresciano con facoltà di estendere ai figli, ai discendenti dei discendenti la “cittadinanza bresciana”. Egli non era più un oste ma “persona bone condictionis et famae et sufficiens notarius ac multa virtute et bonitate conspicuus, ac multum sollicitus et intentus ad scientiam capessandam”.

Nel 1553 la famiglia Duranti veniva ammessa fra il patriziato bresciano per l’assunzione alla porpora Cardinalizia del vescovo Durante Duranti. Nel 1706 e nel 1771 ebbe concessioni, in due diversi rami, del titolo di Conte della Repubblica Veneta. Come ogni casata nobile questa aveva lo stemma “d’azzurro pieno col capo d’oro all’aquila di nero, coronata” e per motto “Moderata durant”. Questo stemma lo si può ancora oggi ammirare sulle case che furono già dei Duranti, quali il Palazzo Torre Galignani a Mura, il locale Congrega in Piazza, la casa Donati in fondo al Cortivazzo e su altri casolari di campagna.

Senza dubbio il cardinale Durante è stato il più alto ed autorevole esponente di questa famiglia e per i suoi meriti e per la sua potenza ed influenza su Papi e su Imperatori, essa ha raggiunto il massimo splendore nella prima metà del 500.

La Voce di Palazzolo,24 agosto 1963