Palazzolo sull'oglio: (sta in) " il rinnovamento edile in lombardia "
pubblicato il: 03/09/1961
da: L'edilizia bresciana e le sue realizzazioni

PALAZZOLO SULL’OGLIO

Nel generale progresso registrato in questi ultimi anni in ogni settore della vita sociale, si inserisce l’espansione edilizia. Palazzolo, con più di 16 mila abitanti mostra in modo inequivocabile i segni di questo rinnovamento.

Arrivando da Brescia, alla periferia est della cittadina, si incontra sulla destra della Provinciale un elegante e ordinato quartiere costruito dalle nostre Cooperative Edilizie in una zona residenziale destinata e la strada provinciale.

Appena superata la stretta Via Matteotti, ci si affaccia sulla Via Torre del Popolo, da cui si gode una veduta d’insieme del centro e si ammira, sulla sponda opposta del fiume a pochi passi da Piazza Roma, il “condominio del Sole” che coni suoi otto piani è il primo “grattacielo” di Palazzolo.

Alla curva del Monumento ai caduti e di fronte al Palazzo Municipale si apre la grande spiaanta, ancora in parte occupata dai vecchi stabili del demolito Cotonificio Niggeler e Kupfer, destinata alla edificazione del nuovo centro commerciale.

Basterebbero queste “vedute” per rendersi conto di quanto è stato fatto e resta da fare nel campo del rinnovamento edilizio di Palazzolo sia da parte della iniziativa pubblica che da parte di quella privata.

Ma vediamo con maggiori dati di illustrare quanto abbiamo fugacemente anticipato.

Iniziativa pubblica

Sotto questo titolo possiamo accomunare l’attività della civica Amministrazione e quella delle Cooperative edilizie.

L’Amministrazione Comunale ha tratto da un concorso di “idee” motivi per uno studio approfondito, ed ora definitivamente approvato, per la sistemazione dei 14 mila metri quadrati sui quali dovrà essere edificato il nuovo centro cittadino. Questo centro atteso fin dal 1960 all’indomani dell’acquisto dell’area, si fa attendere per le approvazioni degli organi superiori stante la grave responsabilità degli uffici tecnici preposti alla sorveglianza di un’opera architettonica e urbanistica di tale mole. I due architetti Merlini e Nosengo di Bergamo hanno studiato fin nei minimi particolari la soluzione che ormai dovrebbe essere realizzata con l’intervento di privati, di Società, di Enti e che è visibile nel plastico di cui si pubblica una chiara fotografia.

Anche l’edilizia scolastica attende il suo turno. Una apposita commissione per lo studio dei problemi scolastici ha suggerito la progettazione di due edifici scolastici di 12 aule ciascuno da realizzarsi nei Rioni di Riva e di Calci ai quali se ne dovrà aggiungere un terzo nel nuovo Rione di S. Pancrazio. L’architetto Businaro e l’ing. Noris hanno presentato il progetto per il primo edificio da costruire su 6000 mq. Di area in via F. Marzoli e tale progetto sarà realizzato appena lo Stato assicurerà il suo contributo aggirandosi la spesa su un centinaio di milioni.

La nascita di una nuova arteria è la conseguenza dello sviluppo edilizio e ne è anche la condizione e perciò il Comune ha ampliato e costruito nuove aree di circolazione pubblica: Viale Italia, Via Levadello, Via Roncaglie, Via Prato, via Buffoni e ha gettato nuovi ponti su canali e seriole.

L’Amministrazione Provinciale ha ormai portato a termine la deviante sud della provinciale Brescia-Bergamo i cui lavori, iniziati nel marco del 1960, sono ultimati in questi mesi,. Un primo tratto della strada di Bergamo a quella di Pontoglio è già aperto al traffico e l’opera più imponente è il ponte che si regge su 24 colonne e che scavalca il fiume Oglio a sud di Palazzolo in una zona destinata in breve a nuovo sviluppo. Ad incrementare l’installazione di nuove industrie ed a favorire la localizzazione di esse in una “zona industriale”, il Comune ha acquistato 30.000 mq. Di area adiacente alla nuova deviante della provinciale da cedere a condizioni particolarmente favorevoli.

Accenniamo anche al “piano di fabbricazione” ed al “regolamento edilizio” che l’ing. Colombo di Milano ha condotto a termine in questi giorni e che dopo l’approvazione del Consiglio Comunale varrà a regolare questo fenomeno di crescita della città.

Le quattro cooperative facenti capo al Movimento Cooperativo Edilizio Palazzolese e operanti fin dal 1947, hanno superato i 500 milioni di spesa per costruzioni edificate ben contributi dello Stato o con fondi forniti dalle Banche locali. Il nuovo piano decennale della edilizia popolare dovrebbe ancora di più favorire tale attività e molte sono le aree già acquistate a questo scopo.

Iniziativa privata

Il costo delle aree, ormai salito a prezzi significativi, ha indotti i costruttori e i progettisti ad iniziare un nuovo tipo di costruzione a più piani il cui primo esempio è il condominio del “Sole” sorto in salita S. Pietro, che consta di due corpi di fabbricati on sette ed otto piani rispettivamente per un complesso di 30 appartamenti. Altre domande sono state presentate alla Commissione Edilizia per ottenere permessi di costruzioni a più piani.

Nell’anno 1962 sono state progettati da privati n. 103 fabbricati ad uso abitazione per complessive n. 124 abitazioni e vani utili n. 193. ciò nonostante il coefficiente di affollamento delle abitazioni nel 1962 era ancora di 1,14 per persona e Palazzolo disponeva di 18468 vani per n. 16082 abitanti. Nel 1951 i vani censiti erano n. 8246. l’incremento quindi è stato di più di 10.000 vani; in media 1.000 all’anno.

I capannoni ad uso industriale sono stati n. 14 per una superficie coperta di mq. 3900.

Rinnovamento edile ,prov Brescia,3 settembre 1965